Nel 2006, insieme all’allora Presidente dell’Associazione Amici del Museo Archeologico, Nadia Ghisalberti, fu ideato un ciclo di conferenze per il vasto pubblico appassionato di archeologia chiamato Maggio Archeologico. Il tema che venne scelto per la prima edizione fu “Il confine inesistente. Memoria e cultura di una comunità senza frontiere”.
La formula è rimasta invariata anche negli anni a seguire: conferenze serali tenute da relatori di spicco, arricchite da musica, rappresentazioni teatrali, letture di testi a cura di attrici e attori e sapienti montaggi di frammenti cinematografici in tema, intervallate da percorsi di visita in Museo o a mostre temporanee.
Nelle varie edizioni sono state trattate tematiche di attualità ma considerate dal punto di vista del mondo antico: gli stranieri, la guerra, la casa, l’unità d’Italia, la crisi, l’acqua, le catastrofi naturali. L’obiettivo degli incontri del Maggio Archeologico è scoprire come gli antichi affrontavano problemi che ciclicamente si ripresentano all’umanità, per dare una chiave di lettura diversa a questioni sempre attuali.
Il Maggio Archeologico, a distanza di molti anni dalla prima edizione, ancora oggi richiama un folto pubblico nei suoi incontri tenuti da storici e archeologi di chiara fama su temi di grande interesse trattati con un taglio divulgativo, adatto sia agli specialisti della materia che ai semplici appassionati.